Lo scorso weekend siamo andati a Trieste.
Mio nipote Alberto si sta già preparando per gli esami di terza media e voleva vedere le
Risiere di San Sabba. Lo abbiamo accontentato subito, trovo molto bello che un ragazzino di 13 anni voglia di approfondire un argomento come questo, vedendo in prima persona luoghi come questi.
Penso sia fondamentale che rimanga questo interesse, i testimoni delle tragedie della seconda guerra mondiale stanno scomparendo ed è importante far capire alle nuove generazioni che quella non è semplicemente una delle tante storie che trovano raccontate sui libri di storia, ma che, invece, per la sua crudezza e ferocia, deve essere per tutti noi un monito e senza mai dimenticare che cose di quel tipo continuano a succedere.
Durante la seconda guerra mondiale, le risiere sono state riconvertite in campo di concentramento in cui venivano imprigionati ebrei, prigionieri politici e partigiani.
Nell'ultimo periodo della guerra era stato installato anche un forno crematorio, fatto saltare in aria dai tedeschi poco prima di lasciare la città.
In ricordo delle vittime c'è il monumento in acciaio, costruito dove si trovava la ciminiera: un fumo grigio perenne, una memoria e una consapevolezza delle molte ingiustizie, intolleranze e violenze avvenute nella storia.